Sperimentazione con le scuole

La sperimentazione ha un ruolo essenziale nella formazione degli insegnanti

Le più recenti ricerche assegnano un ruolo cruciale a componenti non solo cognitive ma anche sociali e emozionali nell’apprendimento della matematica. Il clima di laboratorio come contesto di apprendimento si rivela pertinente per favorire l’esplorazione e la scoperta, la formulazione di congetture e la ricerca di strategie adeguate ai problemi posti e alla ricerca delle soluzioni per incoraggiare l’apprendimento collaborativo e promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere.

 Già nel 2003 nel curricolo UMI-CIIM il laboratorio era “inteso sia come luogo fisico (aula o altro spazio specificamente attrezzato) sia come momento in cui l’alunno è attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati e a confrontarli con le ipotesi formulate, negozia e costruisce significati interindividuali, porta a conclusione temporanee e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive.

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Possono configurarsi diverse tipologie di laboratori:

  • Laboratori tematici: per nuclei concettuali della matematica, che si sviluppino secondo strutture analoghe basate sui nuclei trasversali di processo relativi al porre e porsi problemi e all’argomentare e dimostrare.
  • Laboratori interdisciplinari: da coordinare in interazione con altre discipline scientifiche e dell’area linguistica e umanistica.
  • Laboratori transdisciplinari: progettazione comune di insegnanti di diverse discipline finalizzata all’integrazione nell’ottica di uno scenario per l’alunno che favorisca mobilitazione di competenze trasversali di problem solving e problem posing; in un’ottica di sviluppo e non solo di recupero di conoscenze e competenze
  • Laboratori per gruppi di livello, di interclasse o rivolti all’intera classe dove l’interazione sociale e l’integrazione di diversità di livelli, stili e comportamenti trovi terreno fertile, per il recupero, il rinforzo o lo sviluppo di competenze e conoscenze matematiche e trasversali

Ciascuna tipologia, deve tendere a configurarsi, nel tempo, come pratica didattica ordinaria, quindi essere messe in opera anche nelle attività di classe in orario curriculare. L’insegnante ha un ruolo di progettista delle attività e di facilitatore durante la realizzazione delle stesse. Particolare attenzione nella fase progettuale deve essere riservata ad una innovazione delle pratiche di verifica e valutazione degli apprendimenti. Queste non possono ridursi a situazioni esplicite di attribuzione di giudizi o voti, ma devono assumere carattere di processo sistematico, non frammentario e locale, di validazione e valutazione delle conoscenze e dei saperi.

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Il CRSEM tra le finalità a carattere operativo della formazione degli insegnanti promuove quindi una pratica sperimentale, di messa in situazione e di accompagnamento attraverso un apporto concreto nel quotidiano della pratica didattica in classe.  In particolare, la formazione si prefigge i seguenti obiettivi:

  • sviluppare competenze progettuali, di gestione e di controllo delle pratiche laboratoriali;
  • integrare le attività formative con le altre iniziative già in progress nelle singole Istituzioni scolastiche o nelle reti di scuole di ciascun territorio; 

  • coinvolgere gli insegnanti/corsisti nella sperimentazione di una o più attività laboratoriali con particolare riferimento a quelle focalizzate sulla scuola secondaria di primo grado, nell’ottica della continuità in ingresso e in uscita verso la secondaria di secondo grado.

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Dal 2000 il CRSEM realizza Corsi di formazione che integrano, come pratica qualificante dl percorso formativo, la sperimentazione nelle classi degli insegnanti partecipanti. Riportiamo le attività di alcuni dei Corsi di formazione realizzati, principalmente a livello della scuola primaria e secondaria di primo grado.

In questa pagina sono riportate tutte le attività che il CRSEM realizza in risposta a richieste di Enti e Istituzioni Scolastiche.

Sono attualmente in fase di realizzazione

  • Un Corso di formazione della Rete Nazionale “Scuole Senza Zaino” https://www.senzazaino.it/ – Adesione alla richiesta pervenuta al CRSEM dalla Rete di 10 scuole primarie e secondarie di I grado della Sardegna. Progetto biennale: realizzazione di 6 moduli su diversi temi. Il primo modulo sul tema La didattica laboratoriale per un insegnamento della Matematica efficace e inclusivo ha inizio il 13 dicembre 2021 e terminerà a febbraio 2022.
  • Due Corsi di formazione in collaborazione con il Polo della Sardegna del Progetto “I lincei per una nuova didattica nella scuola: una rete nazionale” promosso dalla Fondazione “I Lincei per la Scuola” https://www.linceiscuola.it/sardegna/.
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